Si è svolto ieri, giovedì 8 ottobre, l’incontro a porte chiuse organizzato dalla Fondazione OIBR assieme a CSR Manager Network e ad ALTIS Università Cattolica, con il Judge Prof. Mervyn E.King figura assolutamente prominente e carismatica nel mondo dello sviluppo sostenibile e dell’informazione non-finanziaria, noto per la serie di codici di comportamento delle quotate sudafricane di carattere progressista e orientati alla sostenibilità (i c.d. “King Codes”), Chair Emeritus del Council dell’International Integrated Reporting Council (IIRC), e Chair Emeritus del Global Reporting Initiative (GRI), avvocato, giudice, amico personale e diretto collaboratore di Nelson Mandela e di vari Segretari Generali dell’ONU.
Anche Sara Cirone Group Società Benefit, socio fondatore della Fondazione non profit “Organismo Italiano di Business Reporting” (O.I.B.R.) (www.fondazioneoibr.it), ha partecipato all’incontro con questo importantissimo personaggio internazionale attivo sui temi di management e sostenibilità. Riportiamo solo alcune delle riflessioni che Mervin King ha voluto approfondire con gruppo che era presente.
Il XX secolo: uno sviluppo insostenibile
Secondo la vecchia scuola di pensiero imprenditoriale e manageriale, l’incremento del benessere degli azionisti in termini finanziari ha costituito, sono a pochi anni fa, l’obiettivo fondamentale perseguito dalle aziende. Questo presupposto ha fatto sì che il XX secolo si sia tramutato in un secolo di sviluppo insostenibile, con gravi danni per l’ecosistema e con la creazione di gravi ed evidenti squilibri sociali e territoriali.
Verso la Sostenibilità
Negli ultimi decenni, però, una nuova visione e concezione del ruolo dell’impresa nel mondo si è fatta largo. Una visione sempre più orientata verso un nuovo umanesimo e una nuova idea di sviluppo che potesse essere armonioso rispetto all’ambiente e ai ritmi dell’uomo.
Così, agli inizi degli anni 2000 è nato il Global Reporting Initiative (GRI), un ente senza scopo di lucro la cui funzione era quella di creare un supporto utile alle aziende per rendicontare la propria performance sostenibile, ovvero quell’80% del valore non spiegato dalle informazioni finanziarie. Questo passo però non si è dimostrato ancora risolutivo e integrativo poiché il sistema di reporting che si andava a costituire rappresentava le aziende come costituite da due componenti, complementari ma tra loro separate: da una parte il capitale finanziario e dall’altra la dimensione della sostenibilità. Il superamento di questo paradigma è avvenuto in risposta all’esigenza di una rendicontazione integrata di tutte le variabili di creazione di valore, che potesse spiegare in modo comprensibile la realtà aziendale nel suo complesso: le relazioni con gli stakeholder e i capitali aziendali sono sempre integrati tra loro.
Questo cambiamento graduale di mentalità ha dato origine al Report Integrato.
Il Report Integrato come strumento di conoscenza e consapevolezza
Il Report Integrato è uno strumento innovativo, immediatamente comprensibile e molto utile poiché permette l’estensione della consapevolezza a tutti gli stakeholder rispetto a quello che è il processo di creazione di valore cui contribuisce l’impresa.
Così come permette a tutte le persone di verificare come l’impresa dia il proprio contributo alla Sostenibilità, ovvero come l’impresa preserva il pianeta dall’inquinamento, come utilizza in modo responsabile le risorse, come contribuisce al benessere delle persone.
Integrare il pensiero sostenibile alla strategia
In un contesto mondiale in cui milioni di persone muoiono di fame, le risorse idriche scarseggiano, il pianeta è inquinato e si consumano le risorse in maniera insostenibile, diventa prioritario, per il bene nostro e di tutte le generazioni future, imparare a cooperare, trovare un sistema condiviso affinché questi temi possano essere messi al centro del sistema economico-produttivo-sociale.
Il Report Integrato serve proprio a questo. Attraverso un modello condiviso, racconta il comportamento dell’azienda, il suo modo di creare valore, il suo modo di “fare soldi”, misurando anche gli impatti rispetto alla Sostenibilità e proponendo soluzioni per rimediare quelli negativi.
Diventa dunque fondamentale integrare il pensiero sostenibile alla propria strategia, poiché la strada che si sta tracciando è quella dei capitali inclusivi e diventa di estrema importanza mettere a conoscenza dei propri impatti tutti gli stakeholder: la grandezza del Report Integrato sta proprio nel pensiero che ne è alla base; se non stai creando valore per la società allora il tuo business va ripensato perché stai mettendo a rischio il futuro dei tuoi figli.
Dallo shared value all’olistic value
Occorre dunque un cambio di mentalità dallo shared value, ovvero dalla creazione di valore condiviso, grazie a politiche e pratiche operative che accrescono la competitività dell’azienda e al tempo stesso migliorano le condizioni economiche e sociali all’interno della comunità in cui essa opera, all’olistic value, una visione olistica che prenda in considerazione economia-ambiente-società come un’unicum in modo da poter mettere in atto tutte quelle azioni e quei modelli manageriali di sviluppo che realizzino e favoriscano la transizione verso la Sostenibilità, in una visione che alimenti la partecipazione democratica, gestisca il cambiamento, lo programmi e lo monitori per plasmare un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
Una profonda riflessione per le imprese
Dunque il framework di Report Integrato sviluppato dall’ International Integrated Reporting Council (IIRC) è molto utile per realizzare questa transizione poiché serve non solo per misurare la trasformazione degli input ad outcomes o output, ma porta il board e i manager ad una profonda riflessione circa la capacità dell’impresa di aggiungere valore alla società, di individuare i driver di valore principali del business, di determinare con precisione quali sono gli stakeholder principali dell’azienda.
Il Report Integrato: un vantaggio per tutti
Occorre dunque uniformare il pensiero rispetto a questi temi. Una maggiore sensibilizzazione sulla questione della Sostenibilità e l’adozione del Report Integrato come “documento guida” delle aziende sarebbe un vantaggio per tutti, poiché, non solo contribuirebbe al bene delle comunità, delle persone e dell’ambiente, ma porterebbe a un miglioramento delle performance visto che sul tema della sostenibilità si giocano importanti opportunità di sviluppo.
Su questo dunque si disputa una partita fondamentale per lo sviluppo non solo dei singoli territori, ma di tutto il pianeta, per un futuro possibile della nostra civiltà.