Arte, architettura, letteratura, musica, enogastronomia, bellezze naturali: l’uomo vive, gode del proprio territorio attraverso la cultura che, dunque, è una risorsa intangibile fondamentale. Lo è perché favorisce l’armonia dei paesi, delle città, della società civile.
Quando poi la cultura è al servizio della riqualificazione del territorio stesso, diventa mezzo e strumento che contribuisce a far crescere il senso civico e la consapevolezza dei cittadini, l’armonia della comunità e il benessere di tutti coloro che a quel territorio fanno riferimento.
Partendo proprio da questo principio, che condividiamo e promuoviamo da sempre, siamo lieti di dare risalto ad un’iniziativa a favore di un bene che è parte del nostro territorio: il complesso monumentale dell’Osservanza di Imola.
L’evento
Giovedì 28 febbraio alle ore 20 nella Sala Polivalente dell’Autodromo Internazionale di Imola i maestri Oleksandr Semchuk e Alessandro Tardino saranno i protagonisti di un Concerto di Beneficenza a favore della Onlus “RestaurOsservanza” di Imola. I due musicisti eseguiranno sonate e zingaresche per violino e pianoforte con brani che spazieranno tra vari repertori… “da Beethoven a Serasate”.
Tutte le offerte raccolte in occasione di questo pregevole evento, saranno interamente devolute per l’importante progetto di recupero del grande complesso storico dell’Osservanza che si compone di tre edifici principali, connessi l’uno all’altro: la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, il convento con i suoi due chiostri, la cappella della Beata Vergine delle Grazie.
La storia dell’Osservanza di Imola
Il complesso prende il nome dai frati minori Osservanti, stabilitisi ad Imola nel XV secolo. Venne costruito nel luogo in cui sorgevano una piccola chiesa e un lazzaretto.
Il primo ad essere edificato, tra il 1391 e il 1434, fu il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a cui fu affiancata la Chiesa di San Michele Arcangelo che fu terminata nel 1472 e a cui, pochi anni più tardi, furono aggiunti i due chiostri e le cappelle. Gli archi a tutto sesto decorati con teste di serafini caratterizzano il portico, sotto cui sono stati collocati tre monumenti funerari tra cui quello di Bianca Landriani, sorella di Caterina Sforza.
Nel 1810 i frati vennero allontanati dal convento in seguito alla soppressione napoleonica degli ordini religiosi: il monastero fu trasformato in caserma e i chiostri furono utilizzati come stalle per i cavalli, destinazione che venne mantenuta anche con il Regno d’Italia.
Nel 1887 venne in parte acquistato da privati, cosa che consentì il ritorno dei frati, che sono rimasti fino al 2006, anno un cui sono stati richiamati alla casa madre di Bologna.
Negli ultimi anni sono iniziati i lavori di restauro del complesso, per la gestione dei quali è stata appunto creata la Onlus “RestaurOsservanza” a cui andrà il ricavato della serata di beneficenza.
Un bene di tutto il territorio, dunque, il cui recupero può essere esempio virtuoso di collaborazione tra profit e non profit con la messa in atto di prassi di rigenerazione e sviluppo del territorio in grado di creare nuovo valore per la comunità.
SARA CIRONE GROUP SRL SOCIETA’ BENEFIT