Il 17 settembre 2019 si è svolto “Integrated Reporting for SMEs”, un importante Webinar internazionale organizzato da IFAC/IIRC and OIBR a cui hanno preso parte 80 persone di 30 paesi diversi.
Linee guida NIBR/OIBR-IIRC per l’implementazione del Reporting Integrato nelle PMI
Nel corso del Webinar sono state presentate e illustrate, oltre al documento IFAC su tale tematica (pubblicato nell’agosto 2017), anche le Linee guida NIBR/OIBR-IIRC per l’implementazione del Reporting Integrato nelle PMI (pubblicate nel dicembre 2018) e già disponibili in inglese al seguente indirizzo: http://integratedreporting.org/resource/integrated-reporting-for-smes-implementation-guidance/. La versione italiana di tali Linee Guida è in corso di pubblicazione a cura della Fondazione O.I.B.R in occasione del Convegno del 9 Ottobre a Milano.
I relatori
Riportiamo solo alcune delle riflessioni più importanti dei relatori: Matteo Pozzoli di IFAC, Stefano Zambon Segretario Generale dell’OIBR e Professore di Economia Aziendale all’Università di Ferrara, Laura Girella Tecnical e Research Manager IIRC, Marco Pasquotti CFO Dellas e Presidente Andaf Nord-Est, Andrea Ragazzini CFO Stafer e consulente aziendale.
Matteo Pozzoli, IFAC
Spiega Matteo Pozzoli che l’idea di IFAC è collegata ad un modello più ampio di Integrated Thinking e Reporting che permette di raggiungere un ampio Corporate Reporting ed è per questo che viene supportato l’IIRC e il suo framework. IFAC ha prodotto dei documenti su questi argomenti di cui il più importante è intitolato “Creating value for SMEs through Integrated Thinking”. Secondo l’IFAC, l’utilizzo di questi strumenti apporta svariati benefici poiché: a) permettono ai proprietari una migliore comprensione del business e delle operations; b) consentono di gestire meglio le risorse a disposizione e di contribuire alla creazione di valore di lungo termine; c) favoriscono una migliore comprensione e comunicazione verso gli stakeholder; d) fanno sì che si ottenga una visione d’insieme di come una piccola azienda crea valore in connessione con le misure non finanziarie.
Stefano Zambon, segretario generale OIBR e Professore di Economia Aziendale all’Università di Ferrara
La riflessione del Prof. Zambon è partita sottolineando il fatto che i relatori del Webinar sono italiani: un importante risultato del lavoro portato avanti dal NIBR (Network italiano di Business Reporting) nello stimolare le PMI verso il Report Integrato. Per questo, dall’esperienza del NIBR, è nato la Fondazione OIBR (Organismo Italiano di Business Reporting) che si pone come un punto di incontro e una piattaforma di lavoro per tutti, rappresentando una voce italiana significativa nel dibattito globale. Il 95% delle aziende italiane sono PMI, e molti imprenditori chiedono come poter migliorare il reporting, sicuri che il loro valore sia più alto di quello economico-finanziario ma mediamente le PMI non hanno la cultura sufficiente per implementare uno strumento di questo genere. Così il B20 ha promosso la formazione del World SMEs Forum (WSF) volto a superare le difficoltà principali delle PMI: la mancanza di dati, le risorse limitate a disposizione, la carenza di figure interne per l’implementazione dello strumento, una ridotta sensibilità della governance verso questi temi, le difficoltà nel rendere operative le guide del framework. Inoltre, sul sito dell’IIRC sono a disposizione linee guida per supportare le PMI nell’implementare il Report Integrato.
Laura Girella Capo Technical and Research Manager all’IIRC
La relazione di Laura Girella si è focalizzata sul framework IIRC, che è stato letto e descritto attraverso gli occhi delle PMI dando così vita alle linee guida per l’implementazione del Report Integrato in questo tipo di aziende. In questo modo si è giunti all’elaborazione di un tool operativo che fornisce chiarificazioni sulle terminologie e rappresenta un focus internazionale sui casi delle PMI italiane e fornisce un elenco di indicatori che le PMI possono adottare.
Marco Pasquotti CFO Dellas
Marco Pasquotti ha raccontato come nel 2010 il settore in cui opera Dellas (che produce utensili diamantati per il taglio) sia stato colpito da una profonda crisi che ha portato l’azienda ad evolvere da azienda familiare ad azienda managerializzata, con un forte investimento in sviluppo dei mercati e dei prodotti. Questo ha fatto sì che, per dimostrare a tutti gli stakeholder la loro forte azione di investimento, la Dellas abbia sviluppato il reporting anche con elementi intangibili: dapprima con il Report di Sostenibilità, poi, volendo trasmettere la capacità di creare valore del proprietario e cogliendo il bisogno di diffondere questo know how anche ai nuovi manager dell’azienda per continuare a generare valore, adottando il Report Integrato. Oggi Dellas è un case study, uno degli esempi di Report Integrato per piccole e medie aziende. I benefici raggiunti grazie al Report Integrato sono molteplici: l’aumento della fiducia nei loro confronti da parte di diversi stakeholder, la possibilità di trovare importanti partner tecnologici, l’acquisizione di un nuovo grande buyer.
Andrea Ragazzini, CFO di Stafer e Consulente aziendale
Andrea Ragazzini ha sottolineato come l’elemento più importante da considerare per comprendere l’esperienza del processo di reporting integrato per una PMI metalmeccanica italiana come Stafer è il motivo che porta l’azienda a questo processo: l’intenzione di spiegare agli stakeholder, in particolare alle risorse umane interne, l’intero processo di creazione di valore dell’azienda e il modo di gestire gli intangibili per la prosperità e la continuità dell’azienda stessa e del territorio. Questo, secondo Andrea Ragazzini è un punto cruciale perché la dimensione della sostenibilità è solo una parte del processo di creazione di valore e le attività immateriali sono cruciali affinché l’azienda sia realmente sostenibile nel tempo. Per questo motivo è stata scelta l’adozione il Report Integrato piuttosto che il Report di Sostenibilità, poiché quest’ultimo non poteva spiegare in modo approfondito come l’azienda è gestita in tutte le dimensioni, per una visione della creazione di valore a lungo termine. Già dal 2008 era iniziata un’evoluzione organizzativa che ha portato l’azienda a dotarsi di una mappa strategica, correlata a una balanced scorecard e a un sistema di controllo dei processi organizzativi. Il sistema di gestione delle risorse umane è stato la base per l’evoluzione dell’azienda: attraverso una migliore e maggiore consapevolezza, le persone hanno sviluppato un crescente senso di responsabilità che è stato accompagnato da un miglioramento delle prestazioni dell’azienda e del benessere delle persone durante l’orario di lavoro. Nella costruzione del report si è deciso di superare la Balanced Scorecard, rafforzando quella che in Stafer viene chiamata la Spirale del valore, che rappresenta la connessione tra la visione strategica e gli strumenti che vengono utilizzati per raggiungere tali obiettivi. Una parte importante del lavoro è stata dedicata all’analisi della materialità, per la quale si è reso necessario tradurre per la prima volta la realtà in un nuovo modo analitico. In questo processo è stata definita una terza dimensione, al fine di meglio spiegare tutti gli aspetti materiali dell’attività di Stafer. Dal 2016 il Report Integrato di Stafer è stato un caso di studio in diverse Università Italiane e ha partecipato due volte al Miglior Report Integrato al concorso dell’Oscar di Bilancio, vincendo il premio nel 2018, ed ha vinto anche in una delle sezioni del concorso della Regione Emilia Romagna “Innovatori Responsabili”.